Fotografia © Eric Schwab

Fotografia © Eric Schwab

Il progetto
Una mostra itinerante Charlotte Delbo. Una memoria, mille voci
Un catalogo e un inedito
Un evento europeo
Preventivo per la progettazione dei tre progetti

30/07/2014 – Luciana Bramati ed Elisabetta Ruffini dell’Isrec intervistate da Loredana Lipperini a Fahrenheit su Radio Rai3, parlano dei libri di Charlotte Delbo e della mostra a lei dedicata, esposta a Castione della Presolana dal 2 al 30 agosto 2014, poi a Milano al Palazzo Moriggia, Museo del Risorgimento, settembre/ottobre 2014.

Ascolta l’intervista.

Il progetto
Il centenario della nascita di Charlotte Delbo è stato l’occasione per l’Isrec di iniziare un percorso dedicato allo studio ed alla diffusione della straordinaria opera di questa scrittrice, da noi ancora sconosciuta. Un impegno che si è già concretizzato con successo in Francia e in Europa attraverso:
1. La realizzazione in collaborazione con il Centre d’Histoire de la Resistence et de la Déportation della mostra itinerante Charlotte Delbo. Une mémoire à mille voix (versione francese). L’esposizione ha permesso al grande pubblico di vedere per la prima volta l’archivio di Charlotte Delbo e i bei ritratti fotografici realizzati dall’importante fotografo Eric Schwab alla scrittrice negli anni Settanta. Questa mostra ha iniziato il suo percorso attraverso la Francia dal mese di marzo 2013 e ha attraversato e continua a attraversare città grandi e piccole: Rouen, Parigi, Vigneux, Fontenay-sousbois, Poitiers, Tour e altre si vanno aggiungendo. Inoltre l’esposizione è stata presentata al parlamento europeo a Bruxelles.
2. La partecipazione al comitato organizzatore del centenario insieme ad altre istituzioni (Comédie Française, Biblioteca nazionale di Francia, la regione Haute Normandie, comune di Parigi e di Lione), associazioni (Les Amis de Charlotte Delbo, France Culture, Fondazione de la Mémoire et de la Shoah) e il ministero francese della Cultura e della Comunicazione;
3. L’organizzazione del convegno internazionale su Charlotte Delbo, con la partecipazione al comitato scientifico insieme alla BNF, all’Università di Rennes 2 e all’Associazione Les Amis de Charlotte Delbo, l’intervento nelle giornate del convegno e la partecipazione alla pubblicazione degli atti che saranno disponibili entro la fine del 2013;
4. La collaborazione alla creazione di alcuni momenti di riflessione e approfondimento sulla vita e l’opera di Charlotte Delbo e sui temi legati alla memoria della deportazione in Europa (in particolare a Parigi e a Vigneux).
Ora ci sembra importante che questo progetto possa radicarsi e diffondersi sul territorio italiano. A questo scopo abbiamo pubblicato la traduzione Spettri miei compagni, primo indispensabile passo all’organizzazione di un progetto culturale che si svolgerà attraverso tre azioni:
1. La realizzazione della mostra dedicata a Charlotte Delbo in lingua italiana.
2. La progettazione, la stampa e la diffusione di un catalogo che accompagni l’esposizione arricchito dalla pubblicazione di un inedito di Delbo.
3. La realizzazione di un evento internazionale in occasione della festa dell’Europa il 9 maggio 2014.
Per realizzare quest’ambizioso progetto chiediamo il vostro coinvolgimento e il vostro sostegno attivo.

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Allestimento Mostra Delbo

Una mostra itinerante Charlotte Delbo. Una memoria, mille voci
Costruita a partire dagli archivi della scrittrice, depositati alla Bibliothèque nationale de France dalla sua erede universale Claudine Riera-Collet in occasione del centenario, la mostra crea uno spazio in cui immagini, suono e parole si mescolano. Il percorso espositivo si snoda tra livello dell’esperienza vissuta e livello dell’immaginario e la semplicità e povertà dei supporti, cartone e carta, lasciano che si imponga la forza di un’opera per cui la memoria è arte. Il concept dell’allestimento è l’apertura degli scatoloni dell’archivio di Charlotte Delbo: fotografie, manoscritti, dattiloscritti, documenti e altro ancora. Aprire gli scatoloni significa attraversare l’archivio proponendo 5 percorsi tematici, che definiscono le cinque sezioni di cui la mostra si compone.
Le prime due – Una donna del XX secolo e Alle prese con la storia – mettono in luce le radici biografiche della scrittura di Delbo. Da un lato, i rapporti importanti della sua vita: il legame con la sua famiglia e con Georges Dudach, il suo grande amore, e quello con Louis Jouvet e Henri Lefebvre. Dall’altre parte, la sua esperienza di Resistenza deportazione. La terza e la quarta sezione – La letteratura come memoria e Memoria e vigilanza – si concentrano invece sul lavoro di scrittura di Delbo: lavoro di testimone perché scrittrice e scrittrice perché testimone. La scrittura è indagata nella sua sfida di raccontare agli altri l’esperienza vissuta in campo ma anche in quella di fare di questa memoria un principio di vigilanza sul presente, la sua violenza, le sue contraddizioni.
Infine l’ultima sezione – L’eredità di una donna del XX secolo – si interroga sull’eredità che Delbo, donna del XX secolo, lascia al XXI. Ogni sezione è fatta di quattro sottosezioni, ciascuna sezione è composta da due pannelli messi l’uno di fronte all’altro a formare una cella, uno spazio di riflessione. I manoscritti e le parole della scrittrice si riflettono nei documenti della sua vita, che insieme, dialogano con le note della curatrice e le belle fotografie di Eric Schwab. All’interno della cella il tempo della scrittura all’esterno l’attimo di uno scatto. Una mostra nella mostra. La mostra è corredata tre scatole audio dove è possibile ascoltare la voce di Delbo e la lettura di alcune sue poesie.
L’agilità e la facilità dell’allestimento riflettono la volontà di creare una mostra itinerante che porti per l’Europa l’eco della voce di Charlotte Delbo e, nella sua scia, contribuisca a fare crescere una memoria europea responsabile del passato e aperta al futuro.
Dopo Rouen, Parigi, Bruxelles, Fontenay-sous-Bois, Vigneux-Sur-Seine, la mostra, nella sua versione italiana, è stata esposta a Carpi, poi a Torino e a Genova.

L’inaugurazione della mostra a Torino 27 gennaio 2014

L’inaugurazione della mostra a Genova 4 aprile 2014

Guarda le immagini dell’allestimento

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Un catalogo e un inedito
Accompagnare la mostra Charlotte Delbo. Una memoria, mille voci con la pubblicazione di un catalogo significa offrire la possibilità di prolungare la visita e di approfondire la conoscenza di Delbo, entrando nei meandri del suo archivio. Grazie all’adesione al progetto da parte di Claudine Riera-Collet, erede e legataria di Delbo, sono resi per la prima volta disponibili al grande pubblico i documenti conservati dalla scrittrice a testimonianza del suo lavoro e della sua vita. I manoscritti dialogano con i documenti privati e si intersecano con la ricca collezione di ritratti fotografici della scrittrice realizzati de Eric Schwab. L’originalità del catalogo è così garantita dai materiali per la prima volta raccolti in volume e amplificata dalla pubblicazione di un inedito. L’inedita conferenza di New York del 1972 introduce infatti nel laboratorio di Delbo affrontando il tema del rapporto tra scrittura e esperienza vissuta nel campo: per un
gruppo di studenti universitari Delbo si interroga sulla capacità della letteratura di dire la vita dei deportati. Tale riflessione diventa premessa e cuore del percorso nell’archivio della scrittrice in cui vita e opera, testimonianza e gesto artistico si fanno di volta in volta eco.
Il catalogo bilingue (italiano e francese) mira a raggiungere il pubblico più ampio possibile: il percorso europeo della mostra facilita la sua diffusione, ma non si esclude anche una distribuzione più mirata poiché i testi di accompagnamento e i materiali proposti si rivelano utili strumenti didattici e pedagogici.

Leggi un estratto del catalogo

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Un evento europeo
Charlotte Delbo, le donne e la memoria europea. A partire dal 9 maggio, Bergamo un cantiere europeo sulla memoria: tre giorni di incontri, dibattiti e laboratori un mese di mostre e spettacoli.
L’impegno dell’Isrec all’interno del centenario di Charlotte Delbo ha portato ad una sinergia tra istituzioni europee tale da poter proporre alla città di Bergamo, o a qualunque altra città si proporrà, un evento dalla dimensione internazionale. Per la Festa dell’Europa 2014, la mostra Charlotte Delbo. Memoria a mille voci dialogherà con le opere degli artisti della Fonderie di Fotenay che hanno lavorato sulla figura della scrittrice e della deportazione femminile, sarà accompagnata da due rappresentazioni teatrali e genererà un momento di riflessione partecipata in un contesto di scambio europeo. Occasione di formazione per studenti, insegnanti e operatori culturali, l’evento mira a coinvolgere diverse realtà cittadine e territoriali e metterle in relazione a quelle di altre città europee già implicate nel centenario di Delbo. Il 9 maggio 2014, Festa dell’Europa, potrà diventare un momento di condivisione conoscitivo e emotivo proprio nel momento in cui da cittadini europei siamo chiamati a esercitare il nostro diritto-dovere di voto per l’Europa e alla vigilia del semestre di presidenza italiana.

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Preventivo per la realizzazione dei tre progetti
Mostra

Curatela: 5000
Progettazione grafica: 3000
Progettazione allestimento: 3000
Regia sonora: 2000
Produzione: 5000
Catalogo
Curatela: 2000
Progettazione grafica e impaginazione: 2000
Produzione: 7000
Evento europeo
Progettazione: 3000
Comunicazione: 2000
Accoglienza per tre giorni (vitto per 100 persone e alloggio per 60): 9000
Rimborsi viaggi: 4000
Allestimento mostre: 4500
Spettacoli (due rappresentazioni serali e due mattutine per scuole): 8000
Laboratori e tavole rotonde: 1500

Totale: 61000

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