Ci ha lasciati Luigi Alborghetti

Ci ha lasciato stamane Luigi Alborghetti, nostro amico fraterno e compagno. Giovanissimo antifascista (era nato alla fine ottobre del 1926), inizia la sua lunga militanza nel Partito comunista italiano appena dopo la Liberazione, tra città e Valcalepio. E’ tra i primi ad occupare e aprire al pubblico la sede di Casa della Libertà. Fra gli organizzatori del primo Congresso del CLN provinciale, si può dire partecipi ad ogni lotta di quegli anni duri e travagliati, di cui parlava anche con nostalgia. E’ membro del Comitato esecutivo della Federazione di Bergamo.

Arrestato il 17 aprile 1951 come segretario del Comitato provinciale dei Partigiani della Pace, è condannato dal Tribunale militare ad un anno e otto mesi di carcere, sotto l’imputazione di aver istigato a rifiutare le cartoline precetto. Un grande sciopero generale ne chiederà, senza ottenerla, la liberazione. Nel 1953 è responsabile dell’Ufficio quadri del Partito e nello stesso anno è candidato alle elezioni politiche nazionali.

Funzionario e militante del PCI per decenni, riferimento per più generazioni di giovani, si batte contro la svolta di Occhetto alla Bolognina, distaccandosi dal Partito, pur continuando una assidua partecipazione alla vita politica e culturale della città. Socio fin dalla nascita dell’ISREC, sostenitore e consigliere appassionato delle diverse attività, ha lasciato all’Archivio dell’Istituto le sue carte, straordinaria documentazione della vita politica del Partito.

Nello stringersi fortemente all’amatissima figlia Silvia, il presidente Angelo Bendotti, la vice presidente Luciana Bramati, la direttrice Elisabetta Ruffini, lo vogliono ricordare a soci ed amici dell’ISREC come splendida figura di combattente per la democrazia.

I funerali avranno luogo martedì 4 febbraio alle ore 10 al Crematorio del Cimitero di Bergamo.

Luigi, a sinistra della foto mentre sfoglia un numero della nostra rivista, durante l'Assemblea dei soci dell'istituto nel 1994.

Luigi, a sinistra della foto mentre sfoglia un numero della nostra rivista, durante l’Assemblea dei soci dell’istituto nel 1994.

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